Stop all’esternalizzazione del servizio di pulizia

Lodevoli colleghe/i,

con la presente proposta di emendamento le/i sottoscritte/i consigliere/i comunali vi sottopongono una proposta di emendamento al MM 16/2024 accompagnante il conto preventivo 2025 del Comune. Lo scopo di questa proposta è quello di impedire la prevista esternalizzazione del servizio di pulizia della nuova sede di scuola elementare, a nostra mente inutile ed anzi controproducente per il nostro Comune.

Considerazioni politiche

Il Municipio intende attuare questa esternalizzazione per “dare un chiaro segnale al personale oggi impiegato” dal Comune, in quanto con il modello attuale di gestione in proprio del servizio di pulizia sarebbero emerse “notevoli criticità, in particolare nella gestione del personale e nei costi per le sostituzioni, che hanno raggiunto un livello limite”. Secondo chi scrive, tali criticità possono e devono essere affrontate all’interno dell’amministrazione comunale, facendo ricorso agli strumenti di gestione del personale previsti dall’attuale Regolamento dei dipendenti (ROD) e dal futuro RoCol.

Ricordiamo ad esempio in questa sede che le assenze dei dipendenti devono essere annunciate al Municipio e che, nel caso siano riconducibili a ragioni di salute, esse devono essere giustificate da un certificato medico (art. 19 ROD attuale). Le assenze arbitrarie comportano la riduzione proporzionale dello stipendio e rimane riservata l’adozione di provvedimenti disciplinari (art. 20). Ricordiamo inoltre che “in caso di assenza, impedimento o sovraccarico di lavoro, i dipendenti devono supplirsi a vicenda senza compenso” (art. 21). Resta comunque riservata la sorveglianza sul personale esercitata dal Segretario comunale e dai funzionari dirigenti: secondo l’art. 31, “i dipendenti vigilano sull’operato dei loro subordinati informando regolarmente i superiori per le vie di servizio”.

Ci sembra dunque che esistano tutti gli strumenti per affrontare serenamente queste “criticità”, senza dover ricorrere all’esternalizzazione di questo servizio, che sembra dettata più da ragioni ideologiche che pragmatiche, secondo cui il settore privato sarebbe sempre più efficiente e razionale rispetto al settore pubblico. Considerazioni che non trovano riscontro nella realtà, come ormai ampiamente dimostrato dall’esperienza degli ultimi decenni[1]. Gli inconvenienti dell’esternalizzazione di un servizio sono d’altro canto invece notevoli: essa riduce il controllo democratico sul servizio in questione; rende i controlli più complessi, burocratici ed inefficienti; la realizzazione degli obiettivi non è garantita; le condizioni di lavoro tendono a peggiorare[2]. Insomma, i motivi per procedere a questa esternalizzazione ci sembrano ben pochi e pretestuosi.

Considerazioni economiche

Il mandato esterno attribuito per la pulizia del nuovo stabile di scuola elementare avrà un costo annuale di 34’000 franchi. Il mantenimento del servizio di pulizia all’interno dell’amministrazione comunale renderebbe invece necessaria l’assunzione di due persone aggiuntive, oltre alla sostituzione di due collaboratrici uscenti (un pensionamento e una dimissione). La non sostituzione di queste due unità permetterebbe al Comune di risparmiare 27’000 fr. sugli stipendi del personale di pulizia.

Lo stesso Municipio rileva come, “dal punto di vista economico, va chiarito che i costi dell’esternalizzazione sono simili a quelli che avremmo sostenuto per assumere personale supplementare” (fatte salve le spese – una tantum – per l’acquisto dei prodotti e dei macchinari necessari all’esecuzione del servizio di pulizia). Anche sul piano dei costi, l’operazione di esternalizzazione non sembra dunque trovare una motivazione sufficiente.

Vi è invece l’aggravante di una perdita di controllo sul personale assunto e sulle sue condizioni di lavoro. Se oggi il Comune si premura di assumere personale residente, con un occhio di riguardo ai nostri cittadini più in difficoltà, affidando questo servizio ad una ditta esterna ciò non potrà più essere garantito (con un potenziale aumento delle richieste di aiuto sociale ai nostri sportelli). Inoltre, fatte salve le disposizioni superiori (come quelle del CCL del settore), le persone impiegate non potrebbero godere dei vari diritti concessi dall’ordinamento attuale (scatti salariali, congedi, indennità, gratifiche, ecc.). Il rischio dunque è che il Comune abdichi da una gestione oculata e responsabile del personale impiegato per i propri servizi, favorendo una precarizzazione delle sue condizioni di lavoro.

Conclusione e dispositivo di risoluzione

Consci del fatto che il Municipio abbia già siglato dei contratti per l’apertura delle scuole prevista dopo le vacanze natalizie, chiediamo che a partire dal prossimo anno scolastico (settembre 2025) si ritorni al regime attuale, reinternalizzando il servizio di pulizia e rescindendo la parte di mandato valida per il semestre autunnale. Per queste ragioni, le/i sottoscritte/i invitano il lodevole Consiglio comunale a voler risolvere quanto segue:

  1. Le seguenti voci di spesa sono modificate in tal modo rispetto al messaggio:

Conto 217.3130.001 (mandato esterno per pulizie): 17’000 fr. (invece di 34’000 fr.)

Conto 217.3010.001 (stipendio personale pulizia): 305’000 fr. (invece di 282’000 fr.)

  • Il Municipio è incaricato di rescindere eventuali contratti che prevedano l’assegnazione di mandati esterni per la pulizia di immobili pubblici a partire da settembre 2025, assumendo in proprio il personale necessario a tali servizi.
  • Le voci complessive del Preventivo 2025 vengono adeguate di conseguenza.

Confidando nel vostro sostegno, vi porgiamo cordiali saluti.

Zeno Casella (Insieme a sinistra)

Fiorenza Rusca-Franzoni (Insieme a sinistra)

Furio Gianoli (Insieme a sinistra)

Gianni Baffelli (Lega dei Ticinesi)                                        Tesserete, 13 dicembre 2024.


[1] Si vedano a tal proposito i numerosi e documentati casi, relativi anche alla Svizzera ed al Ticino, raccolti da Graziano Pestoni nel suo volume Privatizzazioni. Il monopolio del mercato e le sue conseguenze, Fondazione Pellegrini-Canevascini, Bellinzona, 2013 (disponibile gratuitamente qui: https://associazioneserviziopubblico.ch/index.php/privatizzazioni).

[2] Idem, pp. 110-111.

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