12 maggio 2025
Interpellanza di Marco Rudin
Egregio Sindaco, egregi Municipali,
sono appena stati pubblicati due rapporti e un articolo del Laboratorio Cantonale sulla radioattività che spiegano che il Ticino è stato colpito più pesantemente da Chernobyl rispetto alla Svizzera[1]. Nonostante si confermi nei rapporti che le derrate alimentari siano contaminate sotto il limite, le informazioni ufficiali affermano invece che non esiste un limite minimo dove non ci sia pericolo[2]
Anche in un documento pubblicato recentemente dall’UFSP (“Radioactivité et denrées alimentaires. Exemple de Tchernobyl, 1986”, OFSP, Berne Avril 2023) si vede che la Capriasca è nella zona più colpita di tutta la Svizzera dalla nuvola di Chernobyl. Una zona di circa raggio 6-10 km dal Sasso Grande dei Denti della Vecchia
Disegno sul geoportale della Confederazione: https://s.geo.admin.ch/4rtttbbvmehm

Disegno sul geoportale della Confederazione: https://s.geo.admin.ch/4rtttbbvmehm
Documento: “Radioactivité et denrées alimentaires. Exemple de Tchernobyl, 1986”, OFSP, Berne Avril 2023, su www.bag.admin.ch/bag/it/home.html, cerca parole Chernobyl o Tschernobyl sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP, pagina francese (OFSP) o tedesca (BAG)
Nel documento citato, a pagina 6, si legge anche che il latte radioattivo veniva mischiato con latte pulito destinato al consumo e alla lavorazione: “L’activité d’échantillons provenant de mélange de laits des centrales laitières était inférieure à celle des laits provenant directement de la ferme.”
Visto che in Capriasca siamo nella zona più contaminata di tutta la Svizzera dalla nuvola di Chernobyl, e per evitare che dopo incidenti nucleari futuri si debba mischiare il latte dei nostri pascoli e prati con il latte di altre zone per poterlo vendere, interpelliamo il lodevole Municipio se:
(1) potesse chiedere al Cantone e/o alla Confederazione di raccogliere ulteriori prove di terra, funghi, frutti di bosco, vegetali, ortaggi, frutta, animali da reddito, latte e selvaggina in Capriasca e analizzarle rispetto al contenuto di radionuclidi. Non solo cesio 137 e iodio radioattivo ma anche uranio, plutonio, stronzio, trizio e altri presenti a suo tempo nella nuvola di Chernobyl. E di valutarne la pericolosità se inalati o ingeriti tenendo conto che non esiste una soglia minima di pericolosità.
(2) potesse chiedere uno studio epidemiologico, o un’aggregazione di dati epidemiologici esistenti, per valutare quale sia stato l’impatto sulla salute dei cittadini.
(3) potesse presentare un’Iniziativa legislativa dei Comuni al Consiglio di Stato assieme ad altri Comuni toccati come Lugano, Porza, Comano, Canobbio, Ponte Capriasca, Origlio, Savosa, Massagno, Comuni dell’Alta Leventina e del Basso Mendrisiotto (servono almeno 3 Comuni firmatari, Art. 116, LEDP) per creare un fondo cantonale per la decontaminazione di zone colpite da incidenti nucleari passati e futuri e per risarcimenti alla popolazione impattata, e chiedere contemporaneamente al CdS di adoperarsi per la creazione di un fondo analogo nazionale e internazionale alimentato dalla filiera nucleare.
Per capire l’urgenza di un fondo di decontaminazione si veda l’immagine a pagina 3: in basso a destra si vede Lugano col suo alone radioattivo blu, poi Berna in basso a sinistra, Kiev in alto e Odessa in alto a destra. Tra Kiev e Odessa si trova Zaporijjia (Zaporiggia, Zaporizhzhia, Saporischschja, ex. Aleksandrovsk, ex. Oleksandrivsk, in Ucraina, NPA 69000) con la sua centrale nucleare “Zaes” nella località di Enerhodar, coordinate 47.512, 34.587, la più grande in Europa in piena guerra, 1200 km più vicina rispetto al Capo Nord in Norvegia, a un tiro di schioppo da noi.
Immagine su Google Earth: https://chk.me/u6Mt44q
File delle coordinate KML e documenti su: https://chk.me/5Xq9Ttk
Ringrazio per le risposte e porgo i migliori saluti.
Marco Rudin,
[1] “Il Laboratorio cantonale del DSS diventa centro di competenza nazionale per la radioattività nelle derrate alimentari”, Laboratorio Cantonale, Newsletter n. 180 / 12 maggio 2025 e 3 articoli del 6.5.2025 su LC informa: https://www4.ti.ch/dss/dsp/lc/chi-siamo/lc-informa
[2] Ufficio federale della sanità pubblica UFSP, Gli effetti dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti sulla salute, “Per questi effetti non è stato possibile individuare una soglia, gli stessi potrebbero teoricamente manifestarsi anche con una dose molto debole” https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/gesund-leben/umwelt-und-gesundheit/strahlung-radioaktivitaet-schall/strahlung-gesundheit/wirkung-von-strahlung-auf-die-gesundheit.html