Fondo per le energie rinnovabili: un bilancio

 

 

Signor sindaco, signori municipali,

il Fondo per le energie rinnovabili (FER) è un importante strumento comunale di politica ambientale ed energetica; un fondo alimentato dai cittadini-consumatori con un tributo di 1 centesimo per ogni kWh di energia elettrica acquistato dal distributore di riferimento (AEM). Ogni anno il Comune riceve un importo che si attesta sui 370-380’000 franchi.

Dalla sua costituzione nell’aprile 2014 Capriasca ha incassato, franco più franco meno, 4 milioni di franchi.

 

Un flusso finanziario che il Municipio, fino a fine 2020, ha impiegato “liberamente” e che, dall’aprile 2021 con l’adozione dell’Ordinanza concernente l’erogazione di incentivi in favore dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile (OIEEM), ha ricevuto un “parziale indirizzo”, regolarmente ampliato e corretto con i diversi aggiornamenti apportati alla stessa ordinanza (gennaio 2022, aprile 2022, novembre 2022, gennaio 2023)

 

Quattro milioni di franchi spesi e investiti sia in ambito pubblico che privato, come previsto dall’articolo 30 del Regolamento del Fondo per le energie rinnovabili (RFER) del 29 aprile 2014:

 

Art. 30

1Ai Comuni, per l’ottenimento dei contributi calcolati in base alla chiave di riparto ai sensi dell’art. 4 cpv. 1, vengono riconosciuti attività ed investimenti nei seguenti ambiti:

  1. risanamento del proprio parco immobiliare e di quello in comproprietà;
  2. costruzione di nuovi edifici ad alto standard energetico;
  3. interventi sulle proprie infrastrutture;
  4. realizzazione di reti di teleriscaldamento alimentate prevalentemente con energie rinnovabili;
  5. implementazione di reti intelligenti (smartgrid);
  6. incentivi in ambito di efficienza e di risparmio energetico a favore dei privati, delle aziende e degli enti pubblici;
  7. altri provvedimenti adottati per promuovere un’utilizzazione più parsimoniosa e razionale dell’energia elettrica.

 

 

Dall’aprile 2014 sono oramai trascorsi 10 anni. E dopo 10 anni è più che mai tempo di un bilancio, di un primo bilancio che mostri dettagliatamente l’impiego dei fondi FER fatto dal Municipio nei due periodi (2014-2020; 2021-2023) che hanno sin qui contraddistinto l’esistenza del fondo. 

Avvalendomi delle facoltà concesse dall’articolo 66 LOC e dell’articolo 22 Regolamento comunale chiedo al Municipio di esprimersi sulle seguenti domande:

 

1/         Come sono state spese, da aprile 2014 a fine dicembre 2020 (nel periodo di impiego “libero”) le somme FER annualmente incassate dal Cantone? In dettaglio nell’efficienza energetica, nelle energie rinnovabili, nella distribuzione dell’energia, nella mobilità (è possibile completare la tabella allegata, parte integrante dell’interpellanza, aggiungendo, se del caso, gli impieghi mancanti).

 

 

2/         Come sono state spese, da inizio gennaio 2021 a fine dicembre 2023 (nel periodo di impiego con il “parziale indirizzo” dettato dall’Ordinanza adottata dal Municipio con risoluzione 497 del 6 aprile 2021) le somme FER annualmente incassate dal Cantone? In dettaglio nell’efficienza energetica, nelle energie rinnovabili, nella distribuzione dell’energia, nella mobilità (è possibile completare la tabella allegata, parte integrante dell’interpellanza, aggiungendo, se del caso, gli impieghi mancanti).

 

 

3/         Il capoverso 2 dell’articolo 30 RFER recita: “Possono essere riconosciuti anche investimenti già realizzati o in corso d’opera, attivati a bilancio dopo il 1° gennaio 2009, nella misura massima del valore residuo allibrato a bilancio.”  Quali investimenti, e per quali importi, sono stati riconosciuti al beneficio del fondo FER?

 

 

4/         Stando alla OIEEM, per l’ottenimento dell’incentivo comunale, l’installazione di un impianto fotovoltaico è soggetta a istanza di costruzione. Gli avvisi di pubblicazione domande e notifiche di costruzione che l’Ufficio tecnico comunale (UTC) posta settimanalmente sul sito internet dovrebbero dunque riportare, quanto meno, il numero di impianti (fotovoltaici o termici) installati nel Comune. 

Il numero esatto di impianti fotovoltaici installati a Capriasca, in un anno, corrisponde al totale di ciò che viene riportato sugli avvisi di pubblicazione UTC?

In caso di risposta negativa, per quali motivi?

Ci sono notifiche di impianti che non hanno beneficiato (o fatto richiesta) degli incentivi comunali? 

Se sì, quanti, dal 2020 ad oggi, anno per anno?

 

 

5/         L’illuminazione pubblica, negli ultimi anni, è stata oggetto di una particolare attenzione, soprattutto per quel che concerne la posa di nuovi candelabri con lampadine LED. A prima vista, a colpo d’occhio, l’ammodernamento della rete dovrebbe essere vicino al suo completamento. 

A che punto è (percentualmente parlando) lo stato dei lavori? 

Entro quando verrà completata la parte rimanente? 

A quanti franchi ammonterà, grossomodo, questo ultimo sforzo? 

Corrisponde al vero che la “nuova” illuminazione pubblica, a lampadine LED, può essere gestita e regolata a distanza, secondo fasce orarie ed intensità di illuminazione diverse? 

Il Municipio ha già intrapreso passi o misure in questa direzione?

Se sì, in che cosa, di preciso?

 

 

6/         Flexicard. Dall’inizio di quest’anno la vecchia Flexicard è stata sostituita dalla carta giornaliera risparmio comune. Per gli enti locali la novità più rilevante, dal lato finanziario, è l’abbandono della necessità di anticipare gli importi per l’acquisto degli abbonamenti annuali.

Un rischio in meno sulle spalle della collettività. 

Ma a quanti franchi è ammontato, nel passato (specificatamente nel 2020, 2021, 2022 e 2023), questo rischio? In altri termini: quanto ha speso il Comune per l’acquisto degli abbonamenti annuali?

E quanto ha ricavato dalla vendita delle singole carte Flexicard, specificatamente nel 2020, 2021, 2022 e 2023?

 

 

Ringrazio delle risposte.

 

Marco Rudin, Cagiallo,

Consigliere Comunale,

Gruppo Insieme a Sinistra

 

 

 

 

 

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